8 dicembre 2013

Come chiamarle?

E' da un po' che non mi sembra di avere più granchè 
con cui alimentare, apparecchiare la tavola
 per chi vuole sedersi a questo blog.
Sì, tante cose da dire ci sarebbero, da fare anche... 
ma è proprio che a volte manca la voglia di esprimersi, di tirar fuori qualcosa.
Resti lì a far tutto ma nel tuo guscio,
 coi sensi strattonati un attimo fulmineo dal trillo del citofono, 
del telefono, dello jingle bells, del carillon ...
ma poi ti riavvolgi nella pellicola, sigilli bene i bordi e
aspetti la favola del calore della famiglia, della festa che unisce tutto e tutti, 
del peggio che passerà e del sole che ritornerà sul serio... 
eppure ho già così caldo (eh, sì, avvolta a sta' maniera nella pellicola!).

In quanti se ripensiamo ai noi stessi di 3-4-5 anni fa 
ci ritroviamo medesimamente identici?
Tre-4-5 anni in questa vita che è breve , sono nulla!
Chissà... io certo è che son troppo cambiata.
Continuo a fare ricerca, scopro nuove e belle cose,
ma sembra che più sai peggio è
e comincio a comprendere chi ha la sindrome di Peter pan e non vuole guarirne.
Continuo a voler essere utile ...ma finisco sempre per prendere tanto e
non riuscire a restituire tutto in altri modi.
Sarà per questo che mi son messa a spedire sciocchezze a sorpresa?
 
E' passata da un bel pezzo la fase delle crisi esistenziali
ma non mi riconosco in quella a volte troppo cosciente, 
a volte paranoica che si affronta
dopo gli enta, varcato ormai l'uscio degli anta.
Non reggo più nemmeno la mancata equazione età/invecchiamento
per cui ci si prende troppa confidenza invece che doverose distanze.
Ma non ero io quella che non faceva caso al tempo?
Ecco...appunto : beccatene gli effetti collaterali e avanti tacita!

Non fateci caso... paturnie notturne... pensavo a voce alta!
Buona domenica a chi passa di quà ...

1 commento:

antonella ha detto...

Buona domenica :)

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