29 settembre 2013

Ciondolo Sole d'autunno e primo ciondolo al soutache!

Oggi mi sento un po' così.
E tuoni e pioggia sembrano venire a braccetto con il mio umore!
Ieri mi sono dovuta dedicare a impacchettare quasi tutto ciò che fa parte dei miei hobby creativi. Presto subiranno uno spostamento in un luogo dove non avranno alcun spazio per tenerle a portata di voglia creativa 
e sarò senza più una postazione tutta mia.

Spero che il cambiamento a venire mi permetterà di 
riappropriarmi della mia tranquillità nel quotidiano, 
ma sarà una stabilità nell'instabilità, 
un cambiamento forzato, ma momentaneamente salvifico
 e sapendo che tutto sarà spostato più volte nel giro di un paio d'anni.

Si arriva a volte a un punto in cui, senza che tu abbia fatto nulla per meritartelo,
ti piomba addosso qualcosa di lentamente distruttivo
 e allora si deve cercare una nuova e propria strada.
Una via migliore e su cui camminare restando più a contatto con se stessi, 
pensando di più solo a se stessi. 

Se non stai bene con te stesso non puoi stare bene con gli altri, 
non puoi offrire granchè.

Credo che mi renda triste la prospettiva certa che per un po' non perlinerò affatto,
che la mia creatività potrò sfogarla talmente poco che ci starò solo male.
Quando le cose girano in modalità out, 
lavorare a qualcosa di creativo mi ha sempre aiutato, 
ma mi aspetta  un periodo che mi ridurrà 
esausta per trovarmi l'attimo di sfogo creativo.
Magari il peggio saranno solo i prossimi tre mesi  ... 
ma già queste settimane mi pesano infinitamente.

Avete mai sentito la frase
 " Non volevo tutto questo, non doveva succedere ma devo farlo"???
Ecco... certe situazioni in cui sei costretta a prendere decisioni di cui avresti fatto a meno,
ma che sai di dover prendere con la speranza di tornare a stare meglio.
Non sai quanto impiegherai per cambiare la tua condizione
 non sai quando potrai guardare il tutto come cosa passata... finalmente passata.
Sai solo che devi agire, cambiare via, tentare il nuovo, l'imprevedibile!
So che voi che mi seguite vorreste capire di che sto parlando, 
ma adesso devo stare sul vago,
poi un giorno vi lascerò comprendere meglio.

Ho un po' di creazioni fatte fra agosto e questo mese che va finendo... 
non le ho postate per mancanza di tempo nel mio caos in corso. 
Adesso potrei caricarle in carrellata ma ve ne mostro solo due. 
Le terrò di riserva visto che non so neanche  per quanto non riuscirò a essere presente da voi e aggiornarmi il blog come e quanto vorrò.

Avevo fatto un ciondolo all'embroidery con un'altra resina regalatami  da Lucia 
di seguito a uno scambio di un po' di tempo fa.
La resina mi richiamava il sole e così alla fine è stato istintivo 
nominare questo ciondolo Sole d'autunno 

Non avevo ancora mai usato le rizo.
 Ne avevo di verdi bottiglia così ho provato a rifinirci il bordo finale. 
Per la catena ho usato superduo e le stesse varie misure
 di perline adoperate nel ciondolo.
 
Sono rimasta soddisfatta anche di questo lavoro al punto che penso lo terrò per me nonostante sia di una misura un po' maggiore di quella che di solito preferisco.

Poi con un paio di piattine prese da Andromedabeads mi sono sperimentata 
nel mio primo lavoro al soutache 
ma le avevo comprate prima di indagare, capire, 
valutare bene cosa andasse meglio per chi fosse alle prime armi come me. 
E quindi avevo scioccamente preso delle piattine laminate... 
nulla di più difficile se non si è pratica con questa tecnica. 
Infatti il lavoro lascia a desiderare anche se sono comunque contenta del disegno,
 della forma finale, di aver portato a termine il lavoro nonostante il ripetuto istinto 
di disfare e buttare tutto.
Ho messo un laccetto di cuoio come cappio per appenderlo...
non mi piace farlo con la piattina stessa.

Mi piace il soutache ora che l'ho provato ma come avrete capito chissà quando potrò ancora dedicarmici... mi sento solo stupida ad aver tentennato tanto 
per provare questa bella tecnica!

Un abbraccio a tutti e buon inizio settimana : )

28 settembre 2013

Chiacchiere e Contest...Settimana Vegetariana Mondiale!

Cosa avevo detto? Che non avevo molto tempo per stare al pc? 
Infatti, ma oggi è stata una giornata  stressante e conclusiva di tutta una settimana da urlo per tutto lo stress che sto vivendo senza poter riprendere abbastanza fiato.
Facendo le palline da ping pong per giorni come ancora succederà la prossima settimana e quella dopo e dopo ancora... ora in casa avrei da fare tantissimo, ma sono fisicamente e mentalmente scarica e non ho altro che voglia di leggere e un pelo recuperare ciò che mi sta sfuggendo di chi seguo nei blog.

Non che non abbia aperto il pc in questi giorni , ma massimo mezz'ora e spegnevo per altro da fare o per dover iuscire.
Ora passavo da Ciccia, domani passavo da Riccia e ...poi per il resto leggevo senza commentare, così un po' c'ero quà e là.
Quando sono stressata, sto notando che capita spesso abbia voglia di dedicarmi a cose divertenti, post emozionanti o a giochi indetti per questo o quello... almeno al pc posso scegliere.

Così ieri quando ho letto di questo contest di Farfy ero lì lì che dovevo posare il pc, ma son ritornata stanotte stessa a leggere e ho deciso di partecipare.
E' bello come contest perchè non è per soli vegetariani... tutti mangiano qualche piatto fatto di sole verdure... anche chi consuma carne. 

Dal 1° al 7 ottobre è la settimana Vegetariana mondiale e se ne parla qui.

Quindi Farfy ha pensato di indire questo Contest con cui ci sfida a cucinare un piatto vegetariano e udite udite tutti i partecipanti riceveranno un omaggio che reputo un vero e proprio regalo perchè saranno saponi handmade. Si può partecipare fino al 7, ma vi conviene andare a leggere subito perchè la partecipazione richiede che cuciniate e fotografiate il vostro piatto.
Poi ci saranno 3vincitori con altri premi scelti da lei per le 3 ricette che le piaceranno di più.

Leggendo bene dal sito Agire Ora si parla di piatti vegani quindi senza uso di carne e pesce ma neanche di uova e latte e suoi derivati.
Io sono vegetariana per ora ... che è già qualcosa e chissà se riuscirò mai a ritrovarmi anche vegana, ma intanto voglio partecipare lo stesso anche se nella mia ricetta c'è il formaggio di pecora.
Spero per me che Farfy non m' invalidi! Male che vada è comunque una ricetta che volevo postare per voi.

Quindi ai fini del Contest devo :
1. cucinare e fotografare un piatto a mia scelta vegetariano.
2. fotografare almeno 2 momenti della preparazione e il risultato finale.
3. pubblicare le (minimo) 3 foto sul  blog con relativa ricetta dettagliata.
4. descrivere cosa ha significato per me questo momento, se mi sono stupita della bontà del piatto, se ne ho avuto  soddisfazione di me, se l'ho fatto con qualcuno di famiglia (bimbi, marito ecc), se mi è piaciuto o cosa cambierei in esso e infine... se questa esperienza mi ha spinto a  provare ad inserire nella dieta più piatti vegetariani.
5. devo inserire l'immagine del banner del gioco  

6. segnalare nel suo post, nei commenti il link del mio lavoro .


Il piatto che ho candidato alla partecipazione è il Tortino di verdure al forno .
Lo  faccio sempre in quadrupla dose, perchè due li facciamo fuori appena cotti e gli altri due li surgelo appena raffreddati, per tenerli pronti da scongelare e solo riscaldare.


Occorrente:
Olio extravergine, sale fino marino, origano, curry, 1scatola di pomodori a pezzetti, pane grattuggiato, formaggio grattuggiato di pecora o capra, patate affettate sottili, più tipi di verdure (io uso cavolfiore , broccoli, fagiolini, zucchine, melenzane, cavolini di bruxelles, carote e a volte anche funghi). 
Notare che:
Le verdure possono essere fresche o in buste di surgelati... se fresche va tutto affettato sottile e cuoceranno più di un'ora se non fate più di 4strati, se surgelate potrete metterle anche tagliate grossolanamente (tranne le patate e carote che vanno affettate sottili) e 45- 50minuti di forno a 190° basteranno. Il curry è facoltativo e con l'origano potete mettere altre spezie che amate, ma senza esagerare.

 Il primo passaggio per comporlo consiste nel mettere sul fondo le patate e disporvi due tipi di verdure, magari quelle più dure a cuocersi come cavolfiori, carote e i cavoletti di bruxelles (e questo vale anche per l'ultimo strato in superficie prima della copertura che sarà di patate).

Cospargere di pomodoro, olio,origano, sale curry e poco formaggio grattuggiato. 
Rifare uno strato con altri due tipi di verdure  e così via, cercando di non superare i 4 strati.

Alla fine si deve mettere di copertura solo patate su cui cospargere una miscela di formaggio e pane grattuggiato, un filo d'olio e del sale e il tutto formerà una deliziosa, immancabile crosticina.In genere lo cuocio a 200 ° per i primi 20minuti e poi abbasso a 190 ma dipende dalle teglie in cui si fa e di quanti strati lo componiamo.
Insomma è da tenere d'occhio dopo 45minuti e se la crosticina accenna ad abbrustolirsi basta appoggiarci della carta forno senza coprirlo benissimo (o non evaporerebbe l'acqua delle verdure e risulterebbe molliccio a cottura ultimata).

La ricetta è presa da un vecchio libro intitolato "Le ricette della nonna" che è il primo libro di ricette che mi comprai a 16anni. Aveva già le pagine ingiallite ma era scontatissimo e io risparmiavo cento lire alla volta dai soldi che mi erano dati per scuola(colazione, viaggio in treno, materiale scolastico).
Ricordo che ne traevo da sperimentare solo ricette di dolci perchè allora ero una golosona e in cucina mi ci mettevo solo per far quelli.
Quando mi sono sposata l'ho sfogliato attentamente e ho iniziato a far anche altre sue ricette ... questa la prima che non fosse di dolci.
Ma la ricetta originale l'ho ovviamente modificata ... aggiungendo il curry, i funghi, togliendo formaggio a pezzi o fette e vaccino. E aggiungendo la miscela che forma la crosticina, per l'esigenza di camuffare il più possibile le verdure a mia figlia quand'era piccola che non voleva assolutamente mangiarle. Adesso questo tortino le piace!


Devo dire che cucino sempre da sola e lo preferisco perchè inutile nasconderlo non abbiamo lo spirito collaborativo qui e mi innervosisco quando cedo e chiedo una mano. 
Fare questo piatto richiede tempo e per una come me che ama piatti veloci... ma dato che mi piace troppo lo faccio spesso sopratutto d'inverno e come piatto unico da cena. Mi rilassa perchè quando decido di cucinarlo so in partenza che devo prendermi tutto il tempo necessario e fare con calma.


Se provate a farlo tornate in questo post a dirmi cosa ne pensate ; )


Buon appettito!

26 settembre 2013

Tocca a me ...e ahimè una comunicazione!

 Post lampo perchè mi sto dedicando ad un progetto personale e  
quindi sono giorni che non riesco a trovare tempo per stare al pc... 
mi scuso con tutte se non mi vedete passare per un po' nei vostri blog : (

A luglio sono stata intervistata per la prima volta.
Avevo partecipato e completato tutti i passaggi del gioco di Eli "Una pausa e due chiacchiere", come molte altre amiche creative blogghiste...
per questo la leggete solo ora da Eli... 
insomma ero in lista d'attesa 
; )
ma se volete sapere qualcosa di più di me e del mio blog ora eccovi 
Grazie Eli : ) 

Ne devo approfittare per dirvi che la seconda edizione della Staffetta dei bijoux che avevo idea di tenere quest'autunno è rimandata... speriamo di riuscire a organizzarla dopo Natale almeno o in primavera. E spero mi scuserete...

Buona giornata a tutti e buon finesettimana!

18 settembre 2013

Lista dei P. p. : agosto/settembre 2013

Lista mensile di pensieri positivi
Da tempo leggevo la lista settimanale di Daniela, post di pensieri positivi, righe di attenzione alle piccole belle cose di ogni giorno, di apprezzamento per la vita e amore per chi e cosa ti circonda.

Senza rendermene conto, una parte di me da anni  ha cercato di badarci a quelle piccole belle cose che mi succedono nella baraonda del quotidiano, di trovarle e fissarle in un angolino di me stessa.

Da qualche anno lo faccio sempre più spesso, ma restavo incapace di metterle per iscritto.
E quando lo notavo mi dicevo che sapevo il perchè... più vivo cose spiacevoli o proprio brutte (di quelle di cui non parli, se non a pochi), più ho bisogno di cercare il lato bello della vita. Altrimenti tanto vale buttarsi dal dirupo! E diciamo pure che tutte le cose incomprensibilmente assurde e orride che mi stanno perseguitando da troppo, in me scaturiscono e si palesano sempre in un solo grande effetto collaterale: non metto più per iscritto troppe cose che invece dovrei perchè carta e penna sono la mia essenza.
Quindi con la lista dei P.p. voglio ritrovare me stessa, salvarmi un cassetto prezioso del cuore nella cassaforte dell'anima... spezzare  un incantesimo malvagio.
 
In un commento a Daniela, in uno di quei post, le avevo detto che avrei voluto essere capace di fare una lista settimanale anch'io, ma al momento proprio non ci riuscivo.
Così appena scritto quel commento al secondo giorno di questo mese,  mi sono detta che forse dovevo provarci e magari iniziando da una mensile.


Mi veniva da pensare ai giorni prima, cercavo ricordi fin dalla settimana con cui si era concluso Agosto: dell'estate volevo e dovevo conservare un certo ricordo, quello che forse più in là avrei etichettato o come di un cambio epocale o più semplicemente come di una nuova sana abitudine.

Così la mia lista mensile avrà un calendario tutto suo come io ho del tempo una concezione  tutta mia.
Sarà piena dei P.p. fatti dall'ultima settimana di un mese all'ultima settimana di quello successivo. Ma poi magari pubblicata in date indefinite, purchè prima che arrivi il mese successivo. E dato che siamo già al 18settembre ... ci provo!

Nella mia lista fine agosto/ fine settembre vanno:

-  il rimmergermi nell'acqua limpida del mare di primo mattino,  su una nuova spiaggia,
- il sorriso di mia figlia che lo desiderava da tanto,
- gli scherzi di schizzi gelati verso il papà,
- ritrovare il ricordo di piaceri e paure di quand'ero ragazzina e dove andavo c'era la stessa sabbia sconfinata sul fondale alto per tanti passi da poterci camminare taaaaaaanto a lungo verso l'orizzonte,
- la sabbia bollente di mezzogiorno,
- il passerotto che abbiamo cibato con le briciole dei salatini e le cialde di riso.
Dopo quasi 7anni che non andavo in spiaggia per la mia allergia al sole primaverile-estiva, ci ho riprovato e il ricordo della seguente settimana di orticaria è stato zittito da questi ricordi che mi rimarranno per sempre.

-   poi questi gusci 

che aveva raccolto per me spiripinzola in un'altra giornata al mare sola col papà, ma erano finiti in fondo al borsello e ritrovati al momento di riporre tutto nel ripostiglio in attesa della prossima estate. Mi sono accorta che man mano ricordo finalmente con meno magone e più sorrisi la mia Rampy, la mia chiocciolina,

- quella colazione come da ragazzina... latte, fette biscottate con burro e marmellata... anche se il mio stomaco un po' ha protestato. Mamma che tazzoni di latte bevevo! E ogni volta finivo un pacchetto di fette,

- quel sorriso di bimba tutta riccioli che ti sembrava di aver conosciuto già... sì, prima... in un'altra vita,

- il piacere di fare qualcosa di diverso- i fiori di stoffa- sognando una casa diversa in cui dargli sistemazione,

- la luce del sole di pomeriggio che nella mia camera, da settembre in poi, emana l'essenza di vecchi bei ricordi, 


  - la consapevolezza di una paradossalmente sana insonnia ritrovata... sì, ricomincia di questi tempi e adoro le sensazioni e le emozioni che danno il silenzio puro, l'essere sola con te stessa lasciando nel letto tutti gli altri pensieri del giorno,

- il primo giubbino in similpelle che avrei voluto io ma ho regalato a lei,

- la prima maglia diversa... che mi ha fatto rendere conto che i suoi gusti stanno maturando e soprattutto stanno diventando "i suoi gusti",

- l'ala di Angelo che le ho fatto su richiesta... la conferma che vuole evitare di smarrirsi nei meandri di una ricerca iniziata da sola e che lascia un genitore confuso ma sorpreso,

- la bella sensazione di congenita complicità fra madre e figlia... fra donne ... come non l'ho mai provata e come solo lei sa darmi,

- altre risate a fare una foto "pazza" con la torta sotto minaccia di accetta da macellaio...

 


- le grasse risate a modellare per la prima volta la pasta di zucchero,

 - gli sguardi complici e quel gesticolarci in silenzio e divertite per non farci sorprendere da lui quando ci siamo accorte di aver comprato il panetto sbagliato(cioccolato bianco),

- il piacere di tornare a fare qualcosa di creativo con la mia ragazzina dopo tanto che non succedeva,

- rileggere vecchie lettere dei tempi neanche tanto passati e riavere voglia di tornare a riceverne e mandarne... ma qualcuno di voi ancora scrive lettere di sana corrispondenza epistolare?

E con questo interrogativo concludo la mia prima e breve lista dei  P. p. ... spero sia venuta voglia di farne anche a voi, perchè fa bene al cuore e all'anima.

16 settembre 2013

E ci risiamo ; )

Non sono legata a certe pratiche come quella di festeggiare il compleanno ... e anche altre date e festività. Se ci si dimentica di darmi gli auguri per me quasi non fa differenza... forse perchè non bado al tempo che passa e perchè neanche in famiglia si festeggiava. Magari gli auguri sì, ma non l'iter festa, torta, candeline, regali!

Nonostante questo,  diventare mamma un po' mi ha cambiato in questo. 
Ogni anno è la stessa cosa... alle dieci di sera istintivamente guardo l'orologio e a mezzanotte se sono ancora sveglia rivivo quell'agitazione dell'inconfutabile "ci siamo... dobbiamo andare".
Ricordo quell'aria fresca della notte, la via deserta, i semafori verdi ma anche qualcuno rosso... mentre  papà procedeva moderato, mi vedevo avanti le scene di certi film in cui partorivano in auto, mentre pensavo se non sarebbe stato meglio. Dopo che sei nata mi son risposta: "si, di certo più veloce".

Tu ti sei messa in posizione al 6°mese e mi credevo che significasse che avevi fretta di venire a conoscerci, me e il tuo papà. E il medico a dirci che saresti dovuta nascere fra il 5 e l'11.
Invece... puozz sta' bon... ci hai fatto attendere pure quel 16 settembre. Dodici ore e alla fine ti hanno tirata fuori... perché se fosse stato per te...!

E non è stata una passeggiata quei sei giorni in ospedale... le mie complicazioni, il tuo ittero,  nè andò meglio una volta tornate a casa... pigrona!
Non ne volevi sapere di faticare a tirar fuori latte dal seno... mentre io me lo sentivo scoppiare. Dopo tre giorni via libera al tiralatte. 
E poi quell'orrenda infezione per te e di nuovo qualche conseguenza per me.

Pigra col cibo (e non solo ) lo sei rimasta... ma forse è un modo di Dio per farmi capire che per molte cose bisogna rallentare e per altre non si può fare tutto in fretta. 

Ogni anno ti ho nascosto la torta... facendola mentre uscivi con papà o mentre eri a scuola. Devo essere sola ai fornelli o per qualsiasi preparazione in cucina, a maggior ragione per preparare la torta per la mia spiripinzola!
Ieri invece l'abbiamo fatta insieme per la prima volta.
Abbiamo visto troppi programmi di modellazione torte... e ora sappiamo che non abbiamo imparato granchè. Un po' lo sapevo, perchè fra il guardare e il fare c'è di mezzo la realtà dei fatti: c'è bisogno di pratica a go-go.

Che faccia abbiamo fatto di fronte alla durezza di quei due mattoni di zucchero... e capperi... una volta ammorbiditi e stesi... erano pochi per coprire tutta la torta... ma a immaginarlo prima!
Abbiamo lasciato la cioccolata a vista sopra, decorando con cuori, qualche farfalla, stelle e il tuo 14.
Mentre la tappezzavo mi dicevi: "mamma... non si può guardare!"  e a me, che già stava a scendersene il cuore nello stomaco, mi sembrava di prendere una mazzata in testa.

Alla fine mi hai detto: "però non è male dai!". 
Ti avrei strozzata... di baci!
Di certo ci resterà un bel ricordo di questo compleanno: le risate fatte di fronte alla nostra incapacità a modellare pasta di zucchero.
Ma io voglio farle tutte insieme a te le torte d'ora in poi ... e non te l'ho ancora detto!
Oggi è ricominciata la scuola... per te un nuovo ciclo: le superiori. E io qui a scriverti, col coraggio pure di postare quella foto dell'obrobrio (non per nulla non ho fatto primi piani)... e vivermi la tua emozione e la mia commozione con gli occhi lucidi.
Doppi auguri piccola...



12 settembre 2013

Kanzashi

L'inverno scorso scrivevo questo post per la mania improvvisa che m'era presa di uncinettare fiori, stavolta m'è ripresa ma sotto altra forma e forse più moderatamente, perchè non posso andarmene di fantasia e punti così come vengono.
No, per fare un Kanzashi occorre metodo, precisione il più possibile e pazienza... ma dopo il primo fiore fatto ti vien voglia di riprovare fino a ottenerne di sempre più belli e precisi.
Sto facendo il 4° e ne ho ancora da riprovare, ma in foto le imperfezioni si notano meno, quindi ve li mostro e faccio un tutorialino fotografico per farvi vedere come ho fatto(cliccate su ogni foto per leggere meglio le istruzioni).
 La stoffa che si può usare è varia, basta che non sia molto pesante e spessa. Si preferisce raso o cotone. Nella mia prima foto quello che vedete in rosso è in raso leggerissimo, quello col bottoncino viola centrale in cotone leggero e l'altro in cotone più pesante.

Prima però vi linko i due video che mi hanno fatto venir voglia... questo qui di AnnarellaGioielli e poi questo qui che credo sia di una Youtubers russa.

I miei primi risultati:


Il primo passo si fa sul rovescio della stoffa :
poi si passa a tagliare i quadrati 6x6cm
 piega, ripiega e piegare ancora su se stesso il pezzetto di stoffa

 si mette il trinagolo capovolto e si tagliano via 8-10mm di una punta (quella dove tutta la stoffa è libera e non unita come sull'altro lato)
 Altra serie di piegature:
 Ultima piegatura e fissaggio ago e filo per avere il primo petalo:
 Infine modellare un po' con le dita ci fa scoprire che gli si può dare altre forme e  con la pistola della colla a caldo l'assemblamento ci porterà al fiore completato... e ad un sorriso : D


Buon Kanzashi a tutti.

Ps: se avete una ricettina veloce da suggerire a Sabrina  cliccate sul link seguente che c'è un simpatico gioco in corso: http://sciccoserie.blogspot.it/2013/09/una-ricetta-per-me.html?showComment=1378995674589#c861541491545431083

8 settembre 2013

Dolce con ricotta e marmellata di lamponi

Settembre e ottobre sono spesso mesi di strana euforia per me.
E' come se il mio corpo sentisse la ripresa, come se si rimettessero in circolo le idee, come se fossi in attesa di chissà cosa e poi a fine ottobre mi ritrovo invece stanca... accuso il cambio di stagione e sopratutto il cambio d'orario. Non so chi l'ha pensato, ma  io ne avrei fatto a meno : (

Amo l'autunno da un po' di anni in quà e l'unica cosa che trovo inadatta per le mie concezioni è che le giornate si accorcino. D'inverno poi detesto che faccia buio anche prima delle 17. Alle 19 mi sento come fosse mezzanotte, crollo sul divano come una vecchierella di 100anni e mi risveglio alle 21 senza più sonno fino alle 2!

Ma ho imparato sto imparando a vivere senza pensare troppo in là e questa settimana ho spesso voglia di fare dolci . Assecondandola ho fatto un dolce di ricotta e marmellata di lamponi. Però devo dire che ho  tratto spunto dalla crostata ricotta e ciliege di Dolci e ricami.
Avessi avuto i lamponi li avrei messi interi passandoli appena in padella con lo zucchero, ma avevo da consumarne la marmellata ed è andata benissimo lo stesso.
Ecco il risultato del mio viziaccio di adattare e a volte far mie le ricette che mi garbano:
Come l'ho fatta?
1) Ho disposto a fontana 200 g farina 00, 20gr farina di farro e 40 di farina integrale e al centro ho messo 40 g di margarina, 20 g olio semi di girasole biologico, 60 g di  zucchero di canna, 1 uovo, 3 cucchiai acqua, 6 g lievito per dolci. 
Ovvio che potete anche usare burro al posto della margarina e olio... e tutta farina00 invece che la mia mescola ; )
Ho impastato velocemente e avvolto in pellicola per lasciare a riposare in frigo un quarto d'ora. 

2)Intanto mi sono preparata la crema di ricotta. Ho messo 320 g ricotta vaccina, 70 g zucchero di canna, 1 uovo e il succo di un limone piccolo.

3) Ho ripreso la palla di  frolla e messa su carta forno, l'ho stesa col matterello appoggiandoci su della pellicola di modo che non si appiccicasse al legno. Adagiandoci lo stampo sottosopra ne ho preso la misura e tolto l'avanzo di frolla.

4) Imburrato e infarinato lo stampo rotondo, ci ho rivoltato la sfoglia di frolla e, bucherrellandola, l'ho cosparsa di cucchiaini di marmellata. Poi ho versato la crema di ricotta e infine con l'avanzo di frolla, che ho risteso col matterello, ho tagliato tante striscioline con cui ho semicoperto la superfice.

Riscaldato il forno a 190° l'ho cotta per 30minuti e altri 10 a 180°.

E' venuta buona e senz'altro la rifarò!Questa e pure quella originale da cui ho tratto spunto perchè adoro le ciliegie.
E così per la colazione della domenica mattina  il dolce è servito. Favorite?

2 settembre 2013

Capelli così,colì e pomì!

Siamo a settembre... ok. 
Eppure oggi mi sentivo come in quei mesi di marzo o ottobre da ragazzina.
Che mi succedeva il più delle volte quei mesi? 
Beh, c'era la fissa che come le piante anche i capelli si dovessero potare in quel periodo e fra me che non ho mai amato i parrucchieri (digli 2dita e ne tagliano 5) e l'esigenza di arrivare a fine mese, era diventato un rituale il taglio in casa fatto da mia madre, una simil-parrucchiera! Infatti le volte che mia madre in passato ne ha approfittato e invece della spuntatina mi portava via 5dita di lunghezza, non si contano. Ogni volta mi sentivo male e passavo 4-5giorni con la rabbia in corpo. E per un anno non me li facevo tagliare.
Un rituale purtroppo perpetrato a mia volta dopo che mi sono sposata, che non so come e quando e proprio come mi è successo con le piante, ho scoperto di sapermi arrangiare senza fare potature drastiche e mortali su di me, tagliandomeli da sola.

I capelli sono il mio punto debole. Per me sono come come la foglia di Eva messa lì... 
Crescita superlenta la mia, quindi mi sentivo mezza nuda se non erano di una certa lunghezza.

La figliola è nata che li aveva del tipo 
(foto presa dal web)
scurissimi,  e ritti in mezzo al capo ... forse per essersi messa in posizione già al 6°mese. E per circa i primi 2mesi non c'era verso di renderli docili e metterli diversamente.
Al sesto mese li ha persi e son spuntati castano chiaro con riflessi biondi e ricci. Provata la prima volta ad accorciarglieli e visto che tanto se sbagliavo qualche cm su una ciocca, non si vedeva come sui miei capelli lisci, il rituale si è stra-perpetrato.
Dopo un paio d'anni a spuntarglieli , i ricci son diventati riccioli. Dopo un altro paio d'anni da riccioli a boccoli.
Ricordo che una volta, verso i 3anni, esasperata dal suo grondare litri di sudore appena si addormentava e il continuo tossire, lo svegliarsi e i mal di gola da sudata, glieli accorciai tanto e da lì iniziarono a crescere sempre più lisci poco per volta.
Ha sempre rimpianto i ricci, glieli ho dovuti fare spesso, anche per la comunione.

Io no, ero una biondissima ricciolutissima, rimasta bionda fino a 8anni e poi castana, ma riccia non credo mi sarei piaciuta. 
Peccato che nemmeno si son lisciati per bene e quindi ondulazioni senza verso se li asciugo al sole. Roba da sembrare una scombinata, ma dacchè son ragazzina ho imparato ad asciugarmeli spazzola e phon.
Con la gravidanza mi si sono parecchio scuriti e questo sì che mi è spiaciuto perchè con la mia pelle chiara non stanno bene... mi sembro/sento uno zombie! Quindi tinti, ma detesto pure farlo perchè preferisco le cose al naturale, quindi cedo 2-3volte l'anno.

Per fortuna mia figlia è diversa: i capelli li vede come qualcosa di secondario. Forse anche perchè lei ha la crescita rapida e da maggio ad oggi le erano arrivati più che a mezza schiena.
Li ha sempre portati corti per i motivi suddetti fino alle elementari, quando iniziava a dirmi che li voleva come i miei, luuunghi. 
Ok, accontentata ma poi nemmeno lei si sopportava sudata e li teneva sempre legati. 
Paziente e poco più che una protesta anche quando per un malinteso (o meglio il suo non ascoltarmi, ) le ho fatto un taglio alla francese, taglio netto corto alle orecchie. 
Ora acquista i suoi gusti, le piacciono alcuni tagli della moda che si succede di anno in anno e in primavera voleva andare dal parrucchiere per sfilzarli, ma l'ho accontentata io.
Qualche mese fa riparte alla carica e mi rifà la proposta, mostrandomi questa foto vista in web:


Stamane le dico che deve lavarsi i capelli e le chiedo se vuole farseli spuntare. La trovo che si impunta: li taglierà solo se glieli faccio come li vuole!
"Ussignor ... stavolta mi tocca portarcela da sto' benedetto parrucchiere" ho pensato fra me e me. Sentivo di poterci provare, ma avevo paurissima di sbagliare. Lei invece ha voluto provassi... pensando che male che andava ci saremmo poi andati per un aggiusto dal parrucchiere.
Prima ciocca sulla nuca... 22cm via... tagliavo ma mi sentivo male. E lei a consolarmi che tanto le crescono veloce se li facevo troppo corti.
Alla fine ce l'ho fatta, ma li ho lasciati più lunghi nel totale. Mooolto più lunghi di quel che voleva lei.

So già che la prossima cosa che chiederà per i capelli, non ce la farò ad affrontare una messa alla prova così stressante... voglio rimanere capace solo di spuntatine e sfilzatine! E lei vada pure dal parrucchiere... io continuerò a tagliarmeli da sola!
Bisogna pure accettarli i propri limiti e sui capelli c'è poco da girarci: sono limitata!


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