31 gennaio 2012

Pausa... da terremoto.

 
31/01/'12    Buongiorno a tutti,
in questi giorni sono molto poco presente sui vostri blog, riesco a passare solo per leggere qui e lì ma senza nessuna voglia di commentare. 
Mi scuso ma credo sarò ancora per molto un fantasmino da voi e qui in questo mio blog. 
Ho scritto di là , nell'altro mio blog ( Semplicemente senza tempo e illusioni )
ma so che voi amiche creative non ci passate, quindi vi dò mie notizie prima che iniziate a tornare qui chiedendomi se va tutto bene. E no, non va bene.
Il motivo lo potete immaginare... visto che qui a Spezia, come a Parma (e in molti altri posti del mondo, visto certe notizie http://www.direttanews.it/2012/01/30/terremoti-mondo-terremoti-insieme-allitalia-anche-peru-e-grecia/ ) il 27 siamo stati succubi del balletto di nostra madre Terra che vuole grattarsi le croste ogni tanto e chissà magari è arrivato il momento che cambi pure proprio uno strato di pelle in cui l'abbiamo ingabbiata.
Se mi metto a scrivere riesco solo a parlare di questo e quindi nei vostri spazi vi risparmio giustamente!
Non voglio compatimento, non sopporto chi mi sta dicendo che è tutto normale, che ci sono sempre stati i terremoti, che la Terra è in continuo movimento naturale...che i terremoti nessuno può prevederli ... che non devo fare l'esagerata... QUESTE COSE LE SO GIA'!!!
Così come capisco chi mi trova pesante perchè non sa, non ha mai subito un vero terremoto, non ha visto palazzi crollati  e morti per questo, non ha vissuto in una baracca per mesi, dormito per terra e sempre vestiti pronti a a scappare, non ha dovuto rientrare(a sette anni quanti ne avevo io) in una casa al 4°piano, vedere lo scempio sul pavimento, com'era piena di crepe e per la quale i soldi per aggiustarla sono arrivati solo dopo più di 20 anni.... e mille altre cose. Forse è il minimo se oggi come conseguenza psicologica c'è solo che sono abbastanza ansiosa.
Dopo più di 30 anni non avevo ancora dimenticato quello vissuto in Campania, (la regione da cui vengo), che fu davvero distruttivo e quello di qualche anno dopo nel febbraio dell'81, ma che per fortuna non fu altrettanto tragico in fatto di vittime...
Il mio stato d'animo può comprenderlo solo chi l'ha già provato uno che sia oltre i 5.0 di magnitudo e chi qui ora, con quella forte dello scorso venerdì27, l'ha provata per la prima volta e ha realizzato come in  meno di un minuto si può perdere tutto e tutti.  Una volta vissuto quando capita di riprovarlo è ... è ... non so per gli altri , ma per me è troppo faticoso adesso riafferrarmi e ributtarmi a dove ero rimasta... sono in pausa...  bloccata.
Però sono stanca perchè l'anno passato mi ci ha visto spesso in pause dolorose o forzate o esasperanti e vorrei un po' di pace.
Sono ancora scossa dopo 4giorni e  mi ci vorrà del tempo per riprendermi e non pensarci ogni ora del giorno. Soprattuto per smettere di avere la sensazione di ondulare, per smettere di trovare fastidiosi strani  rumori, altri ben precisi avvertiti in casa quei pochi secondi di venerdì... qui nonostante a Spezia molti non l'avessero mai provato, dopo non sono manco scesi in strada ... alcuni perchè erano in movimento o ai piani bassi e quindi l'hanno avvertito pochissimo, ma molti hanno parlato come se non si rendessero conto. Altri avedo avvertito già il mercoledì precedente qualche tremolio hanno pensato che fosse solo il continuo e non sanno invece che i due eventi non sembrano correlati fra loro.
Lo so, non tutti reagiamo allo stesso modo e altre persone sono del tipo che devono vedere una casa spaccata in due per capire la differenza fra una scossa di rimando , una di assestamento  e un vero terremoto.
Per me quello del 27 è stato un terremoto.
La tragedia penso sia stata evitata solo perchè l'energia si  è sprigionata molto in profondità sottoterra ed è durata solo... forse 30-40 secondi, non so di preciso.

Non mi tranquillizza quello che continuo a leggere via web, come sempre non ci dicono le cose come stanno e questo crea un'insicurezza ancora maggiore dentro chiunque  debba superare certe situazioni.
... vorrei solo che la smettessero di omettere e anche di prenderci per i fondelli.
Ovvio che tutto ciò che si legge va preso con le pinze, ma quando ci sono troppe cose che non vengono dette e quelle che dicono sono pure l'una il contrario dell'altra, si ritratta, modifica, aggiusta... insomma almeno un po' di chiarezza prima di diffondere notizie , da chi è nel campo si vorrebbe!

 

24 gennaio 2012

Tutorial: fermare le collane al tricotin

                                                                                                       24/01/'12

Buongiorno,
no, non ci sto prendendo il vizio  a fare tutorial , ma visto che chi mi visita in ricerca google spesso è perchè cerca info su come si chiudono le collane al tricotin, provo a essere utile, sperando che dalle foto si capisca tutto!
E quindi ecco come faccio io: 
alla fine della caterinetta sfilo qualche maglia fino a trovarmi in questo modo 
Cerco di stringere un po' le due maglie con l'aiuto  dell'uncinetto
Posiziono l'uncinetto prendendo le due maglie
 Metto il filo sopra l'uncinetto e poi sotto per poi tirare rientrando in esse
 Tiro e ottengo una catenella singola
 Quindi taglio la lana e rifaccio lo stesso per fermare il tutto


 Devo dire che sfilo anche l'inizio della caterinetta dell'altro filo , per chiuderla così, di modo che vengano uguali le due estremità. Infatti la macchinetta del tricotin iniziando il lavoro la chiude diversamente, in maniera un po' più corposa e questo non mi facilita quando poi voglio inserire la caterinetta nelle coppette, specie contando che delle volte faccio un nodo poi con tutta la catenella.



Servirebbe un altro tutorial per spiegare bene anche come assemblare i finali per la collana. Però ... provo a spiegare uno dei vari modi che ci sarebbero.
Sono utili coppette capienti tipo queste, le "coquilles", che si trovano da Perles e Co  
Io fermo alla caterinetta prima del filo metallico o di nylon. Potreste fare sull'estremità della caterinetta  un nodo appunto, che si nasconderebbe  nella coppetta , ma anche no, dipende da come volete. 
Lascio fuoriuscire il filo dalla coppetta per poi farlo passare in questo 
  che è un salvafilo. Ripasso il filo  attraverso coppetta e il nodo interno e lo fermo alla caterinetta. 
Vado a stingere nella parte superiore il canale del salvafilo per poi avvicinare la due parti a tubicino e così rimpicciolirlo un po'. Quindi aggiungo qualche anellino e ad esso la chiusura. Finito, avrete il vostro filo di caterinetta per sbizzarrirvi a farne una collana!
Io quelle che feci all'inizio (potete vederle qui Finalmente qualche collana al tricotin) erano senza chiusura.
In quella arancione invece usai gli schiaccini subito a seguire le coppette, ma erano grossi e non sapei procurarmi dei coprischiaccini adeguati. Però la collana mi piacque tanto anche se imperfetta che la tenni per me e ancora la indosso.
Nella collana nera invece collegai direttamente le due caterinette intermezzate da un cubo in metallo e delle perle nere.


Vorrei approffitarne per ringraziare Stefy del blog Inchiostro e cioccolato che mi ha premiata ancora  e con il Liebster blog
Dato che l'avevo ricevuto i primi tempi che avevo aperto il blog, ringrazio ma lo passo a tutte voi che leggete questo post, invece che sceglierne solo 5 come da regola.

E con questo vi saluto e inizio la mia giornatina!
Buon martedi a voi!

Ps: 
Mi pare che non sono neanche 20 i commenti validi alla partecipazione del mio Compliblog... quindi se ancora non vi siete iscritti cliccate e leggete qui:
http://lalunadistefylu.blogspot.com/2011/12/candy-compliblog-un-po-impegnativo.html

22 gennaio 2012

Regalo e qualcosa di me per The versatile blogger

                                                                                                22/01/'12
Buonasera,
è tardi, dovevo scrivere stamane e invece...
Intanto grazie a tutte per aver apprezzato i miei tutorial sulla pasta al mais e per gli auguri a rimettermi : oggi sto davvero meglio... finalmente!
Allora ho ancora arretrato da far vedere un regalo di Natale ricevuto partecipando allo swap indetto da Daniela del blog  Il coltello di banjas
Dovevamo inviarci qualcosa fatto amano, una ricetta personale e qualcosa a piacere, magari qualche dolcetto da sgranocchiare. La mia abbinata era Claudia la flautista che però non ha un blog  e che mi ha mandato questa  bella collana di nastro di velluto con i bottoni, un cuore di feltro e la ricetta del Pandolce:
 Ed io il pandolce l'ho pure fatto oggi... con mezza dose di quella scritta me  ne son venuti due... quindi ce ne'è anche per voi... volete assaggiare?E' buonissimo!

Invece io a Claudia ho mandato un segnalibro fatto con le perle di pasta al mais, la ricetta delle crocchette di nocciola sia in versione morbida che croccante e poi un bel tubo di torrone morbido!
E' stato il primo swap a cui ho partecipato e son stata contenta!
E ora veniamo ad un premio che mi è stato assegnato sia da Federica del blog Diario di una magica avventura che da Stefy del blog Inchiostro e cioccolato 

Accetto volentieri anche perchè questo mi mancava e regola vuole che ora dica sette cose di me e poi che lo passi ad altre 15amiche che diranno altre sette cose di se stesse e lo rigirano e così via, ma scusatemi lo dedico a chiunque passi a leggere questo post e voglia accettarlo .

Le sette cose di me ... cercando fra le cose più spensierate:
1) Adoro le petunie ibride bianche e fucsia, il biancospino e le rose giallo chiaro.
2) So far ridere anche se rido poco e sembro più cupa che allegra.
3) Non ho mai avuto poster in cameretta da ragazzina , nè ora ne ho, ma dopo i 30, per due persone, ho capito cosa significa essere fan... Fabio Volo (libri, film e non ultimo alla radio mi fa sorridere guarda caso quando son triste) e Lorenzo Cherubini, cantante che ha saputo "crescere" diventando sempre più speciale!
4) Amo i tamburi ma anche il suono dolce dell'arpa ... peccato che mi servirebbe un'altra vita per imparare a suonare!
5) In un'altra vita devo essere stata un'indiana . Nella prossima vorrei rinascere in Tibet, ma uomo.
6) Ho il 42 di piede... quindi desidero rinascere con un 39 al massimo(sì se uomo non avrò problemi ma così,per sapere com'è avere un piede più normale)!
7) Credo che la felicità non esista, ma che le piccole cose facciano tante felicità e vorrei sapermele godere di più!(bu buuuuuuuuu...lo so questa spensierata non è... excuse-moi!)
Non mi resta che augurarvi buonanotte e buon inizio settimana!

Aggiunta del 4/02/'12:
L'1 febbraio ho ricevuto anche da Mariposa questo premio. La ringrazio mille!

19 gennaio 2012

Tutorial: perle e cabochon di pasta al mais


                                                                       19/01/'12
Non chiedetemi che ci faccio qui di notte(sono quasi le tre)...nottataccia fra influenza e sinusite che danno il tormento! Quindi mentre aspetto che faccia effetto almeno l'analgesico per "o mal e cap", inizio a scrivere il post promesso su come faccio perle con la pasta di mais.

Prima però se amate  il feltro e il cucito volevo segnalarvi una cosa interessante fatta in maniera carinissima: la rubrica di Mari del blog Mani,amore e fantasia ... con questi suoi post tutto sembra facilissimo e viene voglia di mettersi a provare! Dateci un'occiata che merita, ok?

Tornando alle perle inforcate gli occhiali, bicchiere d'acqua accanto e via a leggere quest'altro kilometrico post-tutorial.
L'anteprima con cui invogliarvi è il bracciale che vedete e che ho fatto per me con le perle di pasta di mais.Ma a fine post altra carrellata per premiarvi della "pacienz" (pazienza).

Nel post precedente avete letto come fare la pasta al mais,(rileggerlo è indispensabile se volete procedere come poi qui faccio) quindi ottenuto il panetto prendiamo delle porzioni della grandezza di una grossa noce e le coloriamo...
Ne ho fatte tre da cui ho ottenuto dei rotolini che ho messo insieme così:
 Poi si arrotola piano il tutto e si ottiene questo:
 Lo si divide in due e lascio da parte il rotolino superiore (meglio se avvolto leggermente in pellicola per non farlo seccare mentre si lavora l'altro) per dedicarmi alla torsione del secondo rotolino
 che poi piego in due
 per ottenere altri due rotolini.
Come si nota con la torsione otteniamo qualcosa di irregolare in quanto a mescolanza dei colori. A me questa cosa piace perchè si ottengono perle e cabochon molto diversi fra loro e posso sezionare in diverse misure per ottenere perle che andranno a due a due per orecchini e il resto in cabochon.

 Le parti con cui voglio fare perle le arrotolo così... tipo guscio di lumaca, inserendo verso l'interno la parte dove ho dato il taglio:
  per poi procedere con il movimento per ottenerle belle tonde,cioè nel palmo della mano con l'altro palmo sovrapposto leggermente girare prima più volte e pù a lungo da un verso e poi dall'altro, andando ad accorciare la durata dei movimenti.
Da tenere presente che poi bucandole un minimo si appiattiranno..(.quanto dipenderà da voi... più piano le bucate e meno si appiattiscono ed è sempre meglio forarle dopo minimo cinque minuti dall'averle formate).
Ed ecco cosa ottengo ( scusate la foto sfocata ma si vede comunque il risultato).
Prendo l'altro rotolo per farne due parti e procedere idem, ma stavolta verranno perle con grosse e nette venature di colore perchè non avremo fatto la torsione.
  Dato che neanche le foto in cui farvele vedere son venute bene, vi mostro la differenza  con altro colore:
Nelle perle in bianco, verde e azzurro si distingue la differenza di quelle fatte solo arrotolando l'impasto 


e quelle con la torsione 


 Altro modo sarebbe questo...ma da fare con solo due colori:

 arrotolate i due rotolini a mo' di treccia e procedere come al solito, piegando in due
 Riarrotolando
 ancora riarrotolare
 Per ottenere qualcosa del genere

 Qui le venature vengono davvero molto amalgamate e marmoree.





Praticamente più arrotoliamo più otteniamo venature sottili , ma spesso succede che i colori si amalgamano talmente che farne cabochon non va bene daro che fatta la pallina andrà appiattita e questo comporterà che le venature già troppo sottili sembreranno invadenti e come macchie di colorre sfocato.
Però quando ci restano scarti va bene perchè si ottengono cose interessanti o addirittura impasti di un colore che non si potrà riprodurre e quindi unico.
Un suggerimento per i cabochon è che quando si vanno a forare il buco non rimane netto per cui con uno stuzzicandenti si puo livellare la superficie passandolo leggermente in senso orizzontale.
 Quando foro le perle (dopo non meno di 5minuti dall'averle formate)  lo stuzzicandenti (meglio quelli grandi per spiedini che vi daranno fori più capaci... e tenendo conto che asciugando l'impasto si ritira...) lo infilo lasciando la pallina sul tavolo e non tenendola in mano per non sformarla. Quindi affondo fino a terra e poi prendo la pallina per   notare il punto da cui  doveva fuoriescire il legnetto. Quindi capovolta rimetto la pallina sul tavolo e infilo dritto. Riprendo la pallina e faccio fuoriuscire per bene lo stuzzicadenti. Lo pulisco e poi rinfilo per togliere eccessi interni. Questa secondo me è la parte più scocciante e in cui serve più attenzione. E vi confesso che su 100perle, una volta asciugate me ne ritrovo sempre alcune non utilizzabili perchè qualcuna caccia delle crepe... segno che non ho formato bene la pallina prima di forarla. Embè... devo imparare a frenarmi perchè quando ad un certo punto sono stanca ... faccio faccio faccio e invece dovrei riporre tutto e rimandare a continuare il lavoro l'indomani!

Però ecco qui cosa si può fare poi:










Questa cosine le metterò nel mio blog vetrina appena ho tempo e sto meditando già da un mese di segnarmi su Artesanum... come alcune di voi   ; ) già sanno!
Beh, in attesa che mi decida, a voi auguro buoni impasti!

Ps: aggiornamento del 19/10/'12
Con questo post partecipo al LinkyParty di Topogina: "Sono fatti miei"

 

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