Oggi mi sento un po' così.
E tuoni e pioggia sembrano venire a braccetto con il mio umore!
Ieri mi sono dovuta dedicare a impacchettare quasi tutto ciò che fa parte dei miei hobby creativi. Presto subiranno uno spostamento in un luogo dove non avranno alcun spazio per tenerle a portata di voglia creativa
e sarò senza più una postazione tutta mia.
Spero che il cambiamento a venire mi permetterà di
riappropriarmi della mia tranquillità nel quotidiano,
ma sarà una stabilità nell'instabilità,
un cambiamento forzato, ma momentaneamente salvifico
e sapendo che tutto sarà spostato più volte nel giro di un paio d'anni.
Si arriva a volte a un punto in cui, senza che tu abbia fatto nulla per meritartelo,
ti piomba addosso qualcosa di lentamente distruttivo
e allora si deve cercare una nuova e propria strada.
Una via migliore e su cui camminare restando più a contatto con se stessi,
pensando di più solo a se stessi.
Se non stai bene con te stesso non puoi stare bene con gli altri,
non puoi offrire granchè.
Credo che mi renda triste la prospettiva certa che per un po' non perlinerò affatto,
che la mia creatività potrò sfogarla talmente poco che ci starò solo male.
Quando le cose girano in modalità out,
lavorare a qualcosa di creativo mi ha sempre aiutato,
ma mi aspetta un periodo che mi ridurrà
esausta per trovarmi l'attimo di sfogo creativo.
Magari il peggio saranno solo i prossimi tre mesi ...
ma già queste settimane mi pesano infinitamente.
Avete mai sentito la frase
" Non volevo tutto questo, non doveva succedere ma devo farlo"???
Ecco... certe situazioni in cui sei costretta a prendere decisioni di cui avresti fatto a meno,
ma che sai di dover prendere con la speranza di tornare a stare meglio.
Non sai quanto impiegherai per cambiare la tua condizione
non sai quando potrai guardare il tutto come cosa passata... finalmente passata.
Sai solo che devi agire, cambiare via, tentare il nuovo, l'imprevedibile!
So che voi che mi seguite vorreste capire di che sto parlando,
ma adesso devo stare sul vago,
poi un giorno vi lascerò comprendere meglio.
Ho un po' di creazioni fatte fra agosto e questo mese che va finendo...
non le ho postate per mancanza di tempo nel mio caos in corso.
Adesso potrei caricarle in carrellata ma ve ne mostro solo due.
Le terrò di riserva visto che non so neanche per quanto non riuscirò a essere presente da voi e aggiornarmi il blog come e quanto vorrò.
Avevo fatto un ciondolo all'embroidery con un'altra resina regalatami da Lucia
di seguito a uno scambio di un po' di tempo fa.
La resina mi richiamava il sole e così alla fine è stato istintivo
nominare questo ciondolo Sole d'autunno
Non avevo ancora mai usato le rizo.
Ne avevo di verdi bottiglia così ho provato a rifinirci il bordo finale.
Per la catena ho usato superduo e le stesse varie misure
di perline adoperate nel ciondolo.
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Sono rimasta soddisfatta anche di questo lavoro al punto che penso lo terrò per me nonostante sia di una misura un po' maggiore di quella che di solito preferisco.
Poi con un paio di piattine prese da Andromedabeads mi sono sperimentata
nel mio primo lavoro al soutache
ma le avevo comprate prima di indagare, capire,
valutare bene cosa andasse meglio per chi fosse alle prime armi come me.
E quindi avevo scioccamente preso delle piattine laminate...
nulla di più difficile se non si è pratica con questa tecnica.
Infatti il lavoro lascia a desiderare anche se sono comunque contenta del disegno,
della forma finale, di aver portato a termine il lavoro nonostante il ripetuto istinto
di disfare e buttare tutto.
Ho messo un laccetto di cuoio come cappio per appenderlo...
non mi piace farlo con la piattina stessa.
Mi piace il soutache ora che l'ho provato ma come avrete capito chissà quando potrò ancora dedicarmici... mi sento solo stupida ad aver tentennato tanto
per provare questa bella tecnica!
Un abbraccio a tutti e buon inizio settimana : )