E' il 28febbraio e scrivo questo post sapendo che non potrò permettermi di pubblicarlo per molto tempo.Quando lo farò ?
Non ne ho idea, ma di certo passeranno mesi e il giorno che cliccherò sul "PUBBLICA", sarà cambiato molto nella mia vita.
Oggi, intanto che tutto si va realizzando, so che è iniziata l'aratura per preparare il terreno al cambiamento.
L'abbiamo arato tintinnanti, paurosi, chiedendoci ognuno per conto suo (io e il mio Amore) se dovevamo prendere adesso quelle zappe e mettere gli stivali... una pioggia improvvisa poteva sorprenderci nel bel mezzo del nostro fare piccoli solchi accoglienti.
Avremmo dovuto allora ritornarcene in capanna e attendere che il terreno si riasciugasse, ricominciare l'indomani nutriti solo della speranza che fosse l'ultima pioggia della stagione, che i corvi non passassero nei nostri campi a beccarsi i semi o le piantine appena in germoglio.
E ognuno, con i pensieri chiusi nel cuore, ci siamo ritrovati davanti alla porta insieme, guardandoci come in un riflesso allo specchio ... e fieri di andare oltre la soglia.
Oggi sono qui sola, a tirar sospiri pesanti e pensanti, con l'aria che mi fa male nella pancia, a sentirmi come quando scelsi l'abito da sposa, come quando vidi lui, il mio Amore, lì all'altare ad attendermi.
Lui adesso doveva fare due passi per elaborare la tensione, l'emozione, la paura che qualcosa vada storto.
Ma siamo entrambi qui quando non insieme fisicamente, insieme sono le nostre anime a percorrere un corridoio che ci sembra infinito perché fatto di un'attesa di lunghi giorni, come se stessimo andando verso un altare sacrificale a porre quello che abbiamo ottenuto da tanti sacrifici e di cui pensavamo di poterne godere dei frutti a breve... invece c'è solo attesa su attesa.
E' come trovarsi ad accorgersi di aver seminato un olivo invece che un corbezzolo ... più prezioso per noi... ma se ti fai i conti di fare marmellate e liquori e invece ti ritrovi a doverti studiare e attrezzare per fare olio, un po' si rimane scombussolati, un po' devi cambiare progetti, spazi e destinazioni nella dispensa.
Ho sempre pensato che nulla accade per caso, che quasi tutto arriva perché, senza accorgercene, ce lo richiamiamo noi, con i nostri pensieri, le nostre paure... la nostra energia.
Tutto quello che sto vivendo forse farà avverare un mio sogno, forse in maniera un po' diversa da come davvero lo desideravo.
Chissà, forse il sogno vero arriva per gradi... come la felicità che non esiste ma è fatta di piccoli grandi momenti e sta a noi coglierli, goderne e apprezzarli ...rinchiudendoli nei nostri vasetti dei ricordi con l'etichetta "felicità".
In tutto questo caos, questo arare timorosamente, volevo incontrare sul nostro cammino qualcuno che avesse l'aria di una strega bianca, di una fata buona.
E' comparsa P., con la sua voce e i suoi occhi che insieme mi confondevano perché riuscivo solo ad associarle un personaggio dall'aria fanciullesca ma nel corpo maturo di una saggia.
La sua positività e il suo quasi far sembrare che volesse più che aiutarci, invece che fare solo il suo lavoro, finivano per confondermi, farmi sognare, sperare.
Poi oggi mi sorprende empaticamente. Alla fine dell'inizio(dopo aver compilato scartoffie fatto domande e esaurito l'esauribile), mi dice "adesso però un sorriso dai"!
Io che volevo piangere da quanto ero tesa e per quanto questa sua frase a sorpresa mi stava facendo sciogliere, ho sorriso facendole intendere la paura di ritrovarmi come con fra le mani nude un'anguilla afferrabile solo coi guanti appositi.
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MARZO 2014
Eravamo tornati da P. dopo pochi giorni dacché avevo iniziato queste righe per apprendere che forse ce l'abbiamo fatta. Abbiamo dato e avuto la promessa che volevamo... ora c'è solo un altra vagonata di attesa da attraversare.
Mai come in questa situazione, il tempo mi sembra un macigno, un gomitolo che non finisco mai di avvolgere per potermi svegliare e dirmi: "ok, è un nuovo giorno, da oggi posso ricominciare".
Fra meno di una settimana anche un'altra attesa finirà .
Saluterò pareti che mi hanno visto gioire e piangere, soffitti che si sono sorbiti i miei sguardi insonni e quelli da sognatrice in pieno giorno, porte attraversate ogni volta con i più svariati umori e pensieri e a volte bruscamente sbattute.
Una casa che non ho amato ma che ha racchiuso comunque tanti ricordi, una fetta della crescita della mia famiglia.
Quando scrivevo quei post in cui sembravo solo di stare attraversando un periodo di stanchezza estrema, la verità era che passavo mattinate e pomeriggi - e per lo più sola - a scartare, imballare, inscatolare, andare a buttare, mettere da parte per dare via da quegli 87metri quadrati diventati invivibili e... pericolosi dal settembre 2013 .
Ed era lacerante quel lavoro perché era qualcosa che pensavo avrei fatto sì, ma magari il giorno che mia figlia si sarebbe fatta la sua strada e vita e noi avremmo potuto scegliere con calma una sistemazione più adatta a una coppia ormai cinquantenne e con un'anziana.
Invece ogni volta dovevo prepararmi a giornate del genere, con tanta tensione dentro, perché ogni volta tornare lì significava cose brutte da sopportare, rivivivere, scansare, un tenermi a freno da istinti che qualcuno avrebbe tanto voluto suscitarmi pur di farmi passare dalla parte del torto.
Mia nonna diceva: "Chi di invidia vive di rabbia muore".
Questo detto, questo ricordo, mi ha portato forza più di tutto... è stato quello che ho deciso di fare: lasciare nell' indifferenza chi meritava il nulla.
Invidia, pregiudizi, razzismo, aridità di cuore e malignità d'anima. Purtroppo sono cose che vivranno sempre in tanti, ma quando sono concentrati in una sola persona l'unica cosa è lasciarcela annegare.
Certe persone che non hanno avuto dalla vita quello che hanno solo saputo pretendere, decidono più spesso di quanto si pensa che prima di morire devono toglierlo agli altri, a chiunque ai loro occhi sia ingiustamente più fortunato.
Ma quello che non hanno avuto è perché evidentemente non lo meritavano e anche quando lo ottengono togliendolo agli altri, non ne faranno mai vero bene.
Io la mia energia l'ho sprecata per tanto tantissimo tempo a provare a capire, comprendere, giustificare, cercare sempre una spiegazione plausibile... ma poi avevo deciso in quel mezzo settembre 2013 di riprendermela e impiegarla insieme a tutta quella che mi rimaneva, per andare via da lì, di colpo, lasciando il vuoto dietro di me e tanti interrogativi a chi non sa farsi i propri affari, agli stupidi che nutrono col loro facile credere queste arpie. Come tanti interrogativi a chi non era nei miei panni e poteva solo vedere il tutto come un colpo di testa, una pazzia o una debolezza.
Ora a coloro che staranno lì a sbirciare, impacciarsi posso solo suggerire di porsi una sola domanda: non sarà ora di smetterla di sprecare la vostra vita?
Vivetevela, la vostra e non quella degli altri... vivetevela prima che sia finita...perché è vero che è breve, fugace, ma a rimaner concentrati sugli altri, a voler rubare attimi della vita altrui, non fate altro che farvi continuare a sfuggire questa essenziale nozione.
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Sono passati altri 3 mesi.
Abbiamo potuto dare l'Addio a quelle pareti, alleggerire un mazzo di chiavi e restare questi 3mesi come catapultati indietro nel tempo, quando appena sposati vivevamo in una vecchia casa in affitto piena di problemi ma che abbiamo tanto amato.
Nonostante tutto gli ultimi tre mesi ci hanno visto tornare un attimo sereni dentro, ricaricati per la nuova sfida, nuovi desideri e sogni.
Mancano 11giorni e poi .. poi scoppierò a piangere lo so già, mi viene al solo pensiero di...
Ci sarà da affrontare tutto quello che verrà, da farci un bel po' di cose da soli, da superare il nostro solito essere strabiliantemente in disaccordo, da sopportare, faticare zittendo i dolori ...tutto per ritrovare una nuova dimensione nostra e io una tutta mia.
Sogno di potermi affacciare finalmente fuori alle 5 del mattino e veder sorgere l'alba,
sogno di coltivarmi tutti i vasi di fiori che voglio, di fare tutti gli esperimenti verdi che desidero,
sogno di stendermi con mia figlia testa in giù dal letto a vedere calare la notte come quand'era piccina,
sogno di risentire il tremolio del treno che passa sotto casa, quel tremolio con cui son cresciuta,
sogno... inizio di nuovo a sognare, che bello!
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LUGLIO
Ci siamo. Il cuore batteva forte oggi, 11, mentre salivamo nuove scale, aprivamo una nuova porta e varcavamo quella soglia che dovevamo metterci in testa essere ormai nostra.
Ci ho messo cinque minuti e poi mi son detta "Ora inizia il bello..."
Con tutto il da fare che ci aspetta, il cuore batteva troppo rumorosamente perchè l'anima riuscisse a farmi arrivare la felicità che mi circola dentro.
Abbiamo 9giorni e poi rivedremo i 3/4 delle nostre cose chiuse da mesi in un deposito.
Fra nove giorni dovremo aver reso almeno il guscio pronto all'accoglienza.
Intanto scrivo su fogli sparsi che gonfiano una piccola agenda, perchè il mio pc è stato messo a nanna e non posso aggiornare direttamente il post sul blog.
E' strano staccarsi di colpo da tutti, rimanere chiusi nelle proprie esigenze, non sapere più dalle poche righe che potevi leggere delle amiche real -virtual, come se la passano.
Ma ho avuto conferma da me stessa di non essere dipendente da internet e questo è un bene.
FINE LUGLIO/INIZIO AGOSTO
Sono passate tre settimane senza che abbia aperto il pc, senza aver letto i blog che amo leggere, senza quelle piccole buone distrazioni che mi concedevo nel mezzo o a fine giornata.
E riavuta la linea le prime cose che ho fatto in attimi liberidegli ultimi tre giorni è stato rispondere brevemente ad una persona importante, aggiornare il sito del mio amato mondo barattoso e stasera leggere un solo blog, quello di un'amica a cui tengo molto.
Ho trovato quasi 300 mail appena riaperto il pc e lì per lì ho solo passato due notturne ore buone a eliminare le eliminabili e rispondere alle altre.
Non oso pensare cosa troverò aprendo un certo social... per adesso è già tanto che riesco a riprendere questo infinito post.
Post che è ora di concludere.
Questo luglio è stato pesante, pesantissimo a livello sia di fatiche emotive che fisiche... i mie gomiti ora sono stati definiti entrambi "gomiti del tennista"sia in eco e nei rx .
Di riposare non se ne parla almeno per un altro mese, spero solo che mi venga data qualche cura per tamponare l'infiammazione in attesa di possibili tempi di riposo.
Ma la fatica e i dolori che stiamo attraversando sono di quelli piacevoli perché come quando partorisci, soffri ma sapendo che ti dimenticherai tutto il brutto cinque minuti dopo aver abbracciato il frutto del dolore sopportato.
E questa volta più consapevoli, ferreamente intenzionati a farci scivolare di dosso certe cose, certi mal sentimenti altrui.
E' tutto ancora da definire, risistemare, da cambiare cento volte di posto prima di avere la posizione definitiva. E in questo io che amo sempre cambiar posto alle cose, immagino che servirà un anno intero prima che tutto sia dove e come veramente mi piacerà che stia.
Non si riesce ancora a dare un volto al dipinto se questo fosse, un nome al podere se tale fosse...
Non posso sentire ancora bene la storia di questo nuovo posto e immaginare quella che avrà con noi, ma ci siamo e man mano le cose verranno.
Con l'altra consapevolezza che nulla è scontato, definitivo, duraturo, nostro veramente e se il destino deciderà di portarci altrove, anche queste mura diventeranno solo un ricordo.
Quello che so adesso è che sono felice.
Felice per ogni attimo riavuto di notti mie, a poter riascoltare i miei silenzi, pensieri ed emozioni.
Felice per ogni luce fioca di cui posso godere mentre i pensieri decidono di uscire inchiostrati.
Felice per il profumo di menta e basilico che sto di nuovo coltivando.
Felice perché anche qui posso risintonizzarmi all'alba sul canticchiare degli uccelli.
Felice per ogni ruggito sui binari che mi fa risalire alla mente il succo dei ricordi di ragazza.
Felice per le farfalle che sono venute sulle mie piante grasse... una stranezza perché in tanti anni che ho queste piante, mai vi ci erano svolazzate.
Sono grata alle Energie Superiori e alle mie, per essersi coalizzate, rendendo possibile queste e altre felicità che sto vivendo.
E amiche di blog, scusate se resto in questo limbo, chiusa e apparentemente lontana, ma tornerò a leggervi appena le mie mani avranno finito di dare il posto giusto al tutto intorno.
Se non altro adesso avete più chiaro cosa mi prendeva da febbraio ad oggi.
Bentornati nel mio blog :)
5 commenti:
non posso immaginare tu cosa abbia sopportato,solo tu poi saperlo fino in fondo.
La serenità è un bene prezioso che non ha prezzo e quando manca ci sentiamo in balìa degli eventi e delle persone,che sembrano più forti e potenti di noi.
So che hai dato una svolta alla tua vita e ne sono felice e non lasciare mai più che altri,possano decidere per te o farti sentire quella che non sei.
A volte è difficile,restare razionali ma è in quelle occasioni che bisogna pensare all'obiettivo più grande e prezioso che abbiamo,concentrarci solo su quello,tutto il resto non conta.
Pian piano risistemerai le tue cose,i libri,le piante,i ricordi e quel giorno sarà speciale.
Ti abbraccio forte
lu
bentornata cara Rem...è sempre un piacere leggerti ... a presto, un abbraccio :)
@ Lufantasygioie: sai proprio aver lasciato andare la razionalità per un giorno mi ha salvata... e altrettanto importante è stato recuperarla subito per riavere la serenità che meritavo. Grazie cara.
@Fenix:felice anch'io di ritrovarti, cara Laura ;)
Bentornata!!!
Spero che questa nuova avventura, questi nuovi luoghi, ti portino la felicità e la gioia che una persona, tanto buona come te, merita.
Un abbraccio forte!! :*
@Elena C. : te guarda...io penso di scriverti e tu vieni a commentare...telepatiche? Grazie cara degli auguri... sì ho proprio bisogno di gioie... e finalmente... ricambio più forte l'abbraccio ;)
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